Introduzione

Le case sono povere; mancano l’acqua corrente e i servizi igienici, ma, salvo poche eccezioni, non manca la pulizia, sia personale che degli ambienti.

Quasi fosse un rito, essa segue ritmi e tempi regolari, uguali per tutti. Alla domenica, gli abiti della festa e la casa pulita aggiungono, al sollievo per il riposo, un senso profondo, quasi inconscio, di benessere e di appagamento.

 

La pulizia della casa

La casa, su due piani, stalla e peio, è vissuta in funzione delle stagioni: dai Santi ad Aprile, nella stalla, dove si sta più caldi senza consumare troppa legna; da Aprile ai Santi, nel peio, che è più grande e più confortevole. Questa piccola transumanza comporta dei momenti di grandi pulizie, che vengono fatte prima di ogni spostamento.

Nella stalla, in inverno, la pulizia della zona abitata si fa il sabato: pavimento, panche, sedie, tutto viene lavato e, almeno fino al lunedì, non vi si accede più con i sabots ai piedi.

Nel peio le pulizie sono invece meno frequenti, sia perché lo si sporca meno, sia perché manca il tempo, a causa dei tanti lavori; ma al sabato vengono spazzati gli spazi esterni: balconi, scale e strada.

Il bucato

Nello scorrere lento e regolare del tempo, c’è anche uno spazio per il bucato, sia settimanale (remmuà), più piccolo per il cambio dei vestiti, sia saltuario (beà), più grande per lenzuola, tovaglie e altro.

È un lavoro che si distribuisce su due giorni: al mattino si insapona (savonà); la sera si ciazza beà, cioè si fa passare e ripassare nel mastello acqua, in cui è stata fatta bollire della cenere; il mattino dopo si lava (lavà).

Alla fontana, in questi giorni, l’abituale gorgoglio dell’acqua è accompagnato dal chiacchierio delle donne, con sullo sfondo l’allegro vociare dei bambini.

La pulizia della stalla

Nella stalla, quasi una piccola Arca di Noè, convivono lungo tutto l’inverno persone e animali.

Mucche, vitelli, pecore, asino, galline (che a volte trovano riparo anche sotto il letto) comportano una pulizia pressoché quotidiana degli ambienti a loro destinati.

La zona riservata alle persone viene invece accuratamente lavata ogni sabato mattina.

Il risultato di tutto questo lavoro è un ambiente caldo, accogliente e confortevole, che fa della stalla una preziosa abitazione invernale.

La pulizia all’alpeggio

Le baite, molto pittoresche, sono in realtà, per lo più, edifici vecchi e fatiscenti; il che non esclude la pulizia personale, dell’abitazione e degli oggetti di uso quotidiano.

Particolare cura viene posta nella pulizia di tutti i recipienti usati per il latte e la sua lavorazione.

Nei grandi alpeggi la pulizia della stalla è facilitata, dove è possibile, dall’uso dell’acqua, che viene fatta passare all’interno e da lì direttamente nei prati, che vengono così concimati e irrigati contemporaneamente.

Canzone La desarpa ℗ Les Citharins