Introduzione
Gli ultimi giorni di settembre lungo tutta la valle risuonano i grandi campanacci delle mandrie che, lasciati gli alpeggi, ritornano al piano (desarpa).
In testa alla mandria le due regine: la regina delle corna e la regina del latte con i loro grandi mazzi di fiori.
Quando la mandria passa nel villaggio tutti accorrono ad ammirarla; quelle che suscitano maggiore attenzione sono le due regine che incedono maestose e regali in testa alla mandria, accanto ai loro proprietari.
A volte però la desarpa è muta e silenziosa: non ci sono campanacci. Qualcuno è mancato in quella famiglia: la desarpa è a lutto.
Canzone La desarpa ℗ Les Citharins
La partenza dall’alpeggio
Oggi c’è un movimento insolito all’alpeggio. Dalla valle sono arrivate altre persone a dare una mano. Ci si mette in ordine, ci si veste a festa. Anche i bambini, lavati con cura particolare alla fontana, indossano i loro abiti migliori.
Oggi è la desarpa! La mandria lascia l’alpeggio e ritorna a valle.
Le masserizie sono caricate sui muli, galline comprese; le mucche iniziano la discesa, seguite da vitelli, capre, pecore e maiali.
Un bastone, messo di traverso, chiude la porta. La vecchia baita rimane sola, nella tersa luce autunnale, ad aspettare l’inverno che la coprirà con una soffice coltre di neve.
L’arrivo al villaggio
Il villaggio è vicino.
La mandria si ferma, bisogna preparare le regine. I grandi mazzi di fiori, rossi per la regina delle corna, bianchi-rosa-azzurri per la regina del latte, danno loro un aspetto importante di cui sembrano consapevoli. Al centro del mazzo rosso uno specchio, al centro del mazzo bianco-rosa-azzurro il secchio del latte in miniatura.
In testa alla mandria, accanto ai loro proprietari, sono veramente due regine quelle che il villaggio accoglie con un lungo applauso.
A volte però la desarpa è muta e silenziosa. Qualcuno è mancato in quella famiglia: la desarpa è a lutto. Anche il villaggio accoglie in silenzio il dolore di questa desarpa.
La desarpa sotto la neve
Doveva essere una bella desarpa.
I mazzi delle regine erano stati fatti con cura particolare, i bambini erano elettrizzati all’idea che la loro desarpa sarebbe stata filmata.
Al mattino … tutto bianco! La neve cade a larghe falde!
Sarà certamente una desarpa diversa dalle altre, ma non meno sentita e vissuta perché la desarpa è sempre un avvenimento importante e le regine avranno i loro mazzi malgrado la neve.
Il trasporto delle fontine
L’elicottero è ancora un sogno.
La cantina piena di fontine deve essere svuotata con il lavoro paziente dei muli e dei loro conducenti.
Il percorso è lungo, il sentiero spesso accidentato, le fontine pesano sul dorso dei muli e sulla schiena dei conducenti. Ma non si fermano: giù, su, avanti, indietro, assecondando il sentiero e i suoi sassi sconnessi.